Filmografia
Tre canti su Lenin (Tri pesni o Lenine), 1934 di Dziga Vertov
Dziga Vertov racconta Lenin - nel decimo anniversario della sua scomparsa - utilizzando come spunto narrativo tre canti popolari, che qui divengono capitoli di narrazione, a lui tributati dal popolo russo. Il primo illustra l'affetto che gli oppressi hanno dimostrato verso la loro guida rivoluzionaria, lasciandosi condurre alla Rivoluzione.
Il film è scandito da tre canti popolari dell'Uzbekistan che ne caratterizzano le tre parti: la prima - "Il mio volto era in una buia prigione" - è dedicata al tema della liberazione, la seconda - "Noi l'amavamo" - su Lenin stesso e la terza è incentrata sui propagandistici progressi dell'URSS, con la presenza di interviste ad un'operaia, un colcosiano e una contadina. Lenin viene spesso evocato come il Messia di una rivoluzione mondiale.
Tre canti su Lenin è un documentario "lirico", per il particolare trattamento musicale del materiale d'archivio. A lungo gli studiosi di cinema hanno considerato quest'ultimo film il migliore della produzione vertoviana, anche per il suo immediato successo sia in patria che all'estero.
Il film è scandito da tre canti popolari dell'Uzbekistan che ne caratterizzano le tre parti: la prima - "Il mio volto era in una buia prigione" - è dedicata al tema della liberazione, la seconda - "Noi l'amavamo" - su Lenin stesso e la terza è incentrata sui propagandistici progressi dell'URSS, con la presenza di interviste ad un'operaia, un colcosiano e una contadina. Lenin viene spesso evocato come il Messia di una rivoluzione mondiale.
Tre canti su Lenin è un documentario "lirico", per il particolare trattamento musicale del materiale d'archivio. A lungo gli studiosi di cinema hanno considerato quest'ultimo film il migliore della produzione vertoviana, anche per il suo immediato successo sia in patria che all'estero.
Lenin in Ottobre (Lenin v Oktjabre), 1937 di Michail Ilic Romm e Dmitri Vasilyev
Il film narra l'attività politica di Lenin durante la rivoluzione d'ottobre del 1917.
Ottobre 1917. Lenin, costretto, come altri dei suoi compagni, all'esilio in Finlandia, rientra in Russia per prendere la direzione del partito bolscevico. Alla riunione del Comitato Centrale del Partito, il 10 ottobre, la maggioranza dei partecipanti ha votato per lo scoppio dell'insurrezione armata. Il governo provvisorio, guidato da Aleksandr Kerenskij, sta cercando di eliminare Lenin e assolda un killer, Filimonov, per svolgere questo compito. L'operaio Vasilij, responsabile della sicurezza del leader bolscevico, lo aiuta a sfuggire al pericolo. Il 25 ottobre (7 novembre), Lenin dirige dall'Istituto Smol'nyj l'insurrezione e la presa del Palazzo d'Inverno. Il giorno seguente, Lenin proclama la vittoria della rivoluzione al Secondo Congresso Panrusso dei Soviet.
Secondo grande kolossal dell’epoca sovietica sulla rivoluzione dopo Ottobre di Eisenstein. A differenza del capolavoro del regista nato a Riga, che si centrava sul ruolo delle grandi masse proletarie, qui il protagonista indiscusso è Vladimir Il'ič Ul'janov (Lenin).
Ottobre 1917. Lenin, costretto, come altri dei suoi compagni, all'esilio in Finlandia, rientra in Russia per prendere la direzione del partito bolscevico. Alla riunione del Comitato Centrale del Partito, il 10 ottobre, la maggioranza dei partecipanti ha votato per lo scoppio dell'insurrezione armata. Il governo provvisorio, guidato da Aleksandr Kerenskij, sta cercando di eliminare Lenin e assolda un killer, Filimonov, per svolgere questo compito. L'operaio Vasilij, responsabile della sicurezza del leader bolscevico, lo aiuta a sfuggire al pericolo. Il 25 ottobre (7 novembre), Lenin dirige dall'Istituto Smol'nyj l'insurrezione e la presa del Palazzo d'Inverno. Il giorno seguente, Lenin proclama la vittoria della rivoluzione al Secondo Congresso Panrusso dei Soviet.
Secondo grande kolossal dell’epoca sovietica sulla rivoluzione dopo Ottobre di Eisenstein. A differenza del capolavoro del regista nato a Riga, che si centrava sul ruolo delle grandi masse proletarie, qui il protagonista indiscusso è Vladimir Il'ič Ul'janov (Lenin).
Kino Pravda n. 21 di Dziga Vertov
Numero speciale della nota serie cinematografica d'attualità russa "Kino-Pravda" - diretta da Dziga Vertov - girato per commemorare il primo anniversario della morte di Lenin.
Funerali di Lenin
Breve video sui funerali di Lenin, deceduto prematuramente all'età di 53 anni il 21 gennaio del 1924. In soli tre giorni, dal 23 al 26 gennaio, oltre mezzo milione di persone hanno reso omaggio alla salma di Lenin.
Lenin e l'Internazionale
Si tratta di un video presente nell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Il film ripercorre gli avvenimenti della storia europea e mondiale in rapporto all'attività della III Internazionale e al ruolo che in essa ha avuto Lenin. Si tratta di un film di montaggio rielaborato nell'edizione italiana, che contiene documenti visivi e sonori di eccezionale importanza storica sull'epoca della rivoluzione d'ottobre fino alla scomparsa del suo grande leader. Un discorso di Lenin che rievoca la I e la II Internazionale apre il film.
Le immagini documentano la situazione in Europa alla fine della prima guerra mondiale, con particolare riferimento alla Germania e all'Ungheria, all'intervento reazionario degli eserciti di questi paesi contro la giovane Repubblica sovietica, al tentativo rivoluzionario di Béla Kun in Ungheria. Segue la rievocazione del II congresso dell'internazionale comunista, nota anche con il nome di Comintern, avvenuto nel 1920 in Unione Sovietica, con la partecipazione di delegazioni comuniste di diversi paesi del mondo; quindi il III Congresso dell'Internazionale, a Mosca nel 1921, mentre nel mondo si va sviluppando un'ondata reazionaria, e in Italia il fascismo si avvicina al potere. Il film si conclude con le immagini relative al IV Congresso dell'Internazionale, nel 1922, e con il discorso che vi tenne Lenin
Il film ripercorre gli avvenimenti della storia europea e mondiale in rapporto all'attività della III Internazionale e al ruolo che in essa ha avuto Lenin. Si tratta di un film di montaggio rielaborato nell'edizione italiana, che contiene documenti visivi e sonori di eccezionale importanza storica sull'epoca della rivoluzione d'ottobre fino alla scomparsa del suo grande leader. Un discorso di Lenin che rievoca la I e la II Internazionale apre il film.
Le immagini documentano la situazione in Europa alla fine della prima guerra mondiale, con particolare riferimento alla Germania e all'Ungheria, all'intervento reazionario degli eserciti di questi paesi contro la giovane Repubblica sovietica, al tentativo rivoluzionario di Béla Kun in Ungheria. Segue la rievocazione del II congresso dell'internazionale comunista, nota anche con il nome di Comintern, avvenuto nel 1920 in Unione Sovietica, con la partecipazione di delegazioni comuniste di diversi paesi del mondo; quindi il III Congresso dell'Internazionale, a Mosca nel 1921, mentre nel mondo si va sviluppando un'ondata reazionaria, e in Italia il fascismo si avvicina al potere. Il film si conclude con le immagini relative al IV Congresso dell'Internazionale, nel 1922, e con il discorso che vi tenne Lenin
Lenin, di Semiramida Pumpianskaia (1969)
Altro interessante film presente nell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Il film, realizzato su richiesta delle Società di amicizia dell'Unione Sovietica, illustra le più significative tappe della vita e dell'attività di Lenin
Il film, realizzato su richiesta delle Società di amicizia dell'Unione Sovietica, illustra le più significative tappe della vita e dell'attività di Lenin
Lenin vivo (Terzo canale n. 18)
Breve opera conservata nell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Il film è la raccolta cronologica di 22 brani cinematografici di grande importanza storica: sono infatti gli unici esistenti che ci restituiscono l'immagine dal vero di Lenin.
Accompagnato nel sonoro da registrazioni della voce del grande dirigente rivoluzionario e dalla lettura della sua unica poesia, inedita, scritta dopo la rivoluzione del 1905, il film si propone come un esempio di vera e propria filologia cinematografica, che intende mostrare un' immagine di Lenin autentica, depurata di ogni manipolazione e celebrazione storica.
Il film è la raccolta cronologica di 22 brani cinematografici di grande importanza storica: sono infatti gli unici esistenti che ci restituiscono l'immagine dal vero di Lenin.
Accompagnato nel sonoro da registrazioni della voce del grande dirigente rivoluzionario e dalla lettura della sua unica poesia, inedita, scritta dopo la rivoluzione del 1905, il film si propone come un esempio di vera e propria filologia cinematografica, che intende mostrare un' immagine di Lenin autentica, depurata di ogni manipolazione e celebrazione storica.
Poezd v revoljuciju - Un treno per la rivoluzione di Mikosha, V. (1969)
Altro prezioso documento presente nell'Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
Film sul viaggio fatto da Lenin da Zurigo, dove era in esilio, a Mosca nel 1917
Film sul viaggio fatto da Lenin da Zurigo, dove era in esilio, a Mosca nel 1917
Lenin discorso sull'antisemitismo (1919)
Già diverse volte Lenin si era espresso chiaramente contro l'antisemitismo, le prime volte nel 1905, poi in diversi articoli pubblicati nel 1913.
Questo discorso, del marzo 1919, è uno dei 13 discorsi registrati dal Tsentropechat, l’Agenzia per la distribuzione della stampa, istituita dal Comitato Esecutivo Centrale il 26 novembre 1918, riformato nel 1922 e trasformato nell’Agenzia per la stampa “Soiuzpechat” nel 1930.
“Antisemitismo significa diffondere inimicizia verso gli ebrei. Quando la maledetta monarchia zarista viveva i suoi ultimi giorni, cercò di incitare gli operai e i contadini ignoranti contro gli ebrei. La polizia zarista, in alleanza con i proprietari terrieri e i capitalisti, organizzò pogrom contro gli ebrei. I proprietari terrieri e i capitalisti cercarono di deviare l’odio degli operai e dei contadini torturati dal bisogno contro gli ebrei.
Anche in altri Paesi vediamo spesso i capitalisti fomentare odio contro gli ebrei per accecare gli operai, per distogliere la loro attenzione dal vero nemico dei lavoratori, il capitale. L’odio verso gli ebrei persiste solo in quei Paesi dove la schiavitù dei proprietari terrieri e dei capitalisti ha creato un’ignoranza abissale tra gli operai e i contadini. Solo le persone più ignoranti e oppresse possono credere alle bugie e alle calunnie che si diffondono sugli ebrei.
Questa è una sopravvivenza di antichi tempi feudali, quando i sacerdoti bruciavano gli eretici sul rogo, quando i contadini vivevano in schiavitù e quando il popolo era schiacciato e disorganizzato. Questa antica ignoranza feudale sta scomparendo; si aprono gli occhi della gente.
Non sono gli ebrei i nemici dei lavoratori. I nemici degli operai sono i capitalisti di tutti i Paesi. Tra gli ebrei ci sono lavoratori, e sono la maggioranza. Sono i nostri fratelli, che, come noi, sono oppressi dal capitale; sono nostri compagni nella lotta per il socialismo. Tra gli ebrei ci sono kulaki, sfruttatori e capitalisti, come ce ne sono tra i russi e tra persone di tutte le nazioni.
I capitalisti si sforzano di seminare e fomentare l’odio tra lavoratori di fedi diverse, nazioni diverse e razze diverse. Coloro che non lavorano sono tenuti al potere dal potere e dalla forza del capitale. I ricchi ebrei, come i ricchi russi ei ricchi di tutti i Paesi, sono alleati per opprimere, schiacciare, derubare e disunire i lavoratori.
Vergogna per il maledetto zarismo che torturava e perseguitava gli ebrei. Vergogna su coloro che fomentano l’odio verso gli ebrei, che fomentano l’odio verso le altre nazioni.
Viva la fiducia fraterna e l’alleanza combattiva dei lavoratori di tutte le nazioni nella lotta per rovesciare il capitale."
Questo discorso, del marzo 1919, è uno dei 13 discorsi registrati dal Tsentropechat, l’Agenzia per la distribuzione della stampa, istituita dal Comitato Esecutivo Centrale il 26 novembre 1918, riformato nel 1922 e trasformato nell’Agenzia per la stampa “Soiuzpechat” nel 1930.
“Antisemitismo significa diffondere inimicizia verso gli ebrei. Quando la maledetta monarchia zarista viveva i suoi ultimi giorni, cercò di incitare gli operai e i contadini ignoranti contro gli ebrei. La polizia zarista, in alleanza con i proprietari terrieri e i capitalisti, organizzò pogrom contro gli ebrei. I proprietari terrieri e i capitalisti cercarono di deviare l’odio degli operai e dei contadini torturati dal bisogno contro gli ebrei.
Anche in altri Paesi vediamo spesso i capitalisti fomentare odio contro gli ebrei per accecare gli operai, per distogliere la loro attenzione dal vero nemico dei lavoratori, il capitale. L’odio verso gli ebrei persiste solo in quei Paesi dove la schiavitù dei proprietari terrieri e dei capitalisti ha creato un’ignoranza abissale tra gli operai e i contadini. Solo le persone più ignoranti e oppresse possono credere alle bugie e alle calunnie che si diffondono sugli ebrei.
Questa è una sopravvivenza di antichi tempi feudali, quando i sacerdoti bruciavano gli eretici sul rogo, quando i contadini vivevano in schiavitù e quando il popolo era schiacciato e disorganizzato. Questa antica ignoranza feudale sta scomparendo; si aprono gli occhi della gente.
Non sono gli ebrei i nemici dei lavoratori. I nemici degli operai sono i capitalisti di tutti i Paesi. Tra gli ebrei ci sono lavoratori, e sono la maggioranza. Sono i nostri fratelli, che, come noi, sono oppressi dal capitale; sono nostri compagni nella lotta per il socialismo. Tra gli ebrei ci sono kulaki, sfruttatori e capitalisti, come ce ne sono tra i russi e tra persone di tutte le nazioni.
I capitalisti si sforzano di seminare e fomentare l’odio tra lavoratori di fedi diverse, nazioni diverse e razze diverse. Coloro che non lavorano sono tenuti al potere dal potere e dalla forza del capitale. I ricchi ebrei, come i ricchi russi ei ricchi di tutti i Paesi, sono alleati per opprimere, schiacciare, derubare e disunire i lavoratori.
Vergogna per il maledetto zarismo che torturava e perseguitava gli ebrei. Vergogna su coloro che fomentano l’odio verso gli ebrei, che fomentano l’odio verso le altre nazioni.
Viva la fiducia fraterna e l’alleanza combattiva dei lavoratori di tutte le nazioni nella lotta per rovesciare il capitale."
Il treno di Lenin di Damiano Damiani (1988)
Il film ripercorreva il viaggio di Lenin, organizzato dalla Germania nel 1917, da Zurigo a Mosca. Durante il viaggio Lenin è accompagnato dalla moglie e dai suoi più stretti collaboratori. L'arrivo a destinazione significherà per il rivoluzionario russo l'inizio di una nuova vita, sia pubblica, sia...
I due episodi sono disponibili sul sito RaiPlay
I due episodi sono disponibili sul sito RaiPlay
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Invitiamo tutte/i le/i compagne/i a partecipare al lavoro collettivo della sua costruzione che culminerà
il 21 gennaio 2024, centesimo anniversario della morte di V. I. Lenin,
Per inviare materiale utile, opinioni e per contatti scrivete a [email protected]
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